Perché scrivo?Bella domanda... da che ne ho memoria ho sempre scritto qualunque cosa, i miei pensieri, i miei sogni, appunti vari, poesie, racconti, diari... tanto che il mio soprannome da piccola era "il notaio".
Per me scrivere è un po' come fare pulizia e ordine nel caos. C'è un che di trascendentale nello scrivere, nel mettere nero su bianco, nel dare una forma ai pensieri. Permette di liberarsi dalle cose opprimenti, le riporta alla giusta dimensione e nella giusta prospettiva. E, quando condivisa, la scrittura trasmette un'emozione, un'esperienza, una gioia o un dolore, ci avvicina agli altri nelle esperienze comuni e ci sentiamo meno soli nelle cose della vita. |
Perché la fotografia?Per me non c'è sfida più grande del trasmettere l'emozione attraverso un'immagine. La foto non serve a far vedere qualcosa che ho visto, ma piuttosto a far provare quello che ho provato io quando ho deciso di scattare quella foto.
Spesso gli amici si stupiscono delle mie foto, anche se è solo la foto di una banale foglia... È perché abbiamo perso la capacità di meravigliarci di fronte alle meraviglie della natura, non quelle eclatanti, ma proprio le piccole cose, come la venatura di un petalo o una foglia intrappolata nel ghiaccio o una ragnatela ricoperta di rugiada. Quando fotografo torno ad essere una bambina affascinata dal mondo che mi circonda e spero, con le mie foto, di trasmettere l'immenso amore che ho per la natura. |