Sembra di toccare l’umidità dei “fiumi volanti”, quello scambio di acqua tra cielo e terra che fa respirare tutto il pianeta; sembra di sentire lo scricchiolio degli alberi immensi; sembra di vedere le pozze di luce che giocano tra le nuvole; sembra di essere lì, con le popolazioni indigene, nella loro quotidianità.
Una riflessione su quello che rischiamo di perdere, una finestra affacciata sul legame ancestrale che ci lega tutti, in ogni angolo del mondo, un inno alla Vita in ogni sua forma.